Secondo aggiornamento sull’impatto del Covid-19 sul sito Web rispetto alle prenotazioni OTA
Con il nostro partner HotelNetSolutions di Berlino, azienda che fornisce oltre 2000 hotel prevalentemente nell'area di lingua tedesca una tecnologia CRS e con i quali lavoriamo a stretto contatto da oltre 6 anni su tutti gli aspetti del marketing online, come Google, Trivago e Tripadvisor; abbiamo deciso di esaminare altri dati negli ultimi giorni.
Su cosa ci siamo concentrati questa volta?
Percentuale di cancellazione: Volevamo vedere come si erano ulteriormente sviluppati i trend delle cancellazioni. Soprattutto dopo il lockdown applicato da sempre più stati a livello globale, le cose, purtroppo sembrano peggiorare. E infatti - i numeri sono devastanti.
Date un’occhiata al seguente grafico:

Le cancellazioni su tutti i canali sono schizzate alle stelle. Dopo il blocco del 14 marzo messo in atto degli Stati Uniti e da molti altri stati europei, i numeri sono esplosi. Al momento sulle OTA sono state registrate 4 cancellazioni per ogni prenotazione. Sui siti web degli hotel circa 1,5 cancellazioni di media per ogni 1 prenotazione.
Prima Conclusione
Se ci atteniamo ai numeri assoluti, possiamo vedere che gli hotel hanno riscontrato più cancellazioni rispetto alle prenotazioni ricevute nelle ultime 2 settimane. Ancora una volta, i clienti che hanno prenotato direttamente usando il siti web dell’hotel sono molto meno estremi nel cancellare e più fedeli dei clienti OTA. Tuttavia il colpo è significativo, con un impatto molto maggiore da parte dei clienti OTA.
Seconda Conclusione
Ancora una volta, c'è poca o veramente nessuna differenza tra i clienti provenienti dai metamotori rispetto ai normali clienti diretti. La tendenza appare chiara, e mentre molte persone cercano di classificare i clienti che prenotano tramite i metamotori simili per caratteristiche ai clienti OTA, sembra ovvio che non è così. Attirando i clienti che usano i metamotori sul tuo sito web, sei in grado di fidelizzarli al tuo marchio, garantendo un valore di vita del cliente più elevato rispetto a un cliente OTA.
Volume delle prenotazioni: questa volta abbiamo esaminato le prenotazioni medie giornaliere nel periodo di tempo preso in esame e le abbiamo confrontate con quelle della settimana precedente. Quindi abbiamo confrontato i dati con lo stesso periodo dell'anno precedente per analizzare gli impatti stagionali. La variazione nel grafico seguente riflette la crescita / la decrescita rispetto al periodo del giorno precedente e sta considerando le variazioni stagionali di anno in anno:

Conclusione
Possiamo vedere che fino al giorno del lockdown generale del 14 marzo le prenotazioni dirette ricevute tramite il sito web dell’hotel sono diminuite su una scala inferiore rispetto alle prenotazioni OTA. Tuttavia, successivamente al lockdown i numeri si sono equiparati su tutti i canali, poiché le persone semplicemente non possono più viaggiare e per tanto in questo momento non ci sono più differenze sostanziali tra i canali. Situazione logica considerando che il mondo del turismo si è semplicemente fermato.
Domanda: come si è sviluppata la domanda? Ultimo ma non meno importante, abbiamo esaminato le statistiche del traffico su Google, trivago e Tripadvisor. Qui di seguito, puoi vedere un grafico dal nostro portale, i dati sono stati estratti da una grande catena alberghiera tedesca che gestisce tutte le loro campagne di marketing tramite il nostro sistema (tutti i Metasearch, oltre a Google Ads):

La linea blu rappresenta i ricavi online mentre la linea verde i costi (spese dedicate al marketing). In una giornata normale di marzo la spesa era di circa 8.000 EUR al giorno, ora è scesa praticamente a zero (300 EUR) al giorno. Un calo del 96% entro 3-4 giorni!
Che impatto drammatico! Il nostro approccio basato sui dati conferma purtroppo la realtà di molti hotel: letti vuoti.
Key Take Aways
Mentre 2 settimane fa c'era ancora speranza che stessimo affrontato solo un declino e non un’arrestata, ora invece vediamo che siamo a un punto fermo. L'economia si è fermata e il denaro ha smesso di circolare. Anche se come abbiamo constatato i clienti che prenotano direttamente tramite il sito web dell’hotel sono i più fedeli anche in tempi di crisi, il tipo di canale non ha più importanza se non c'è richiesta.
Tuttavia dovremmo tenere presente che arriverà il giorno X quando la ruota finalmente riprenderà a girare e consiglio vivamente di essere pronti. Usa questa pausa saggiamente, per riflettere, mantenere, migliorare e lanciare una nuova strategia di distribuzione. Certo la liquidità è bassa, ma ciò non deve portarci a conclusioni errate. Nel 2009, dopo la crisi finanziaria, speravamo nella soluzione offerte dalle OTA, con la loro politica di costi variabili basate sulle commissioni. Anni dopo, con un'economia in crescita, abbiamo visto esplodere i costi di distribuzione e aumentare la dipendenza dalle OTA.
Con anni di crescita economica, alcuni hotel hanno gradualmente spostato i loro business dalle OTA ai propri canali diretti di distribuzione con costi inferiori. Grazie a questa decisione questi hotel hanno registrato un impatto significativo sulle proprie finanze, essendo più redditizi di altri e potrebbero anche sopravvivere a questa crisi meglio di altri. Tuttavia dovremmo assicurarci di imparare la lezione del 2009 e imparare anche da queste ultime due settimane: le OTA forniscono volume, ma sono una realtà fragile nonché una partnership opportunistica che potrebbe non esserci quando ne hai veramente bisogno.
Un grande grazie ancora a Pardis Tehrani (CEO HotelNetSolutions) e al suo team. Abbiamo analizzato di nuovo la situazione attuale negli ultimi giorni per renderti disponibili questi dati. Essendo il leader del mercato tedesco della distribuzione online in Germania, i dati forniti sono enormi (diversi milioni di transazioni contate) e altamente rilevanti e rappresentativi.
Il vostro,
Ulli Kastner
CEO myhotelshop